Errata corrige: dopo un analisi ,invece che di sterne si sono rivelate Mignattini Piombati ,molto rari in Abruzzo !!
Solita passeggiata di un sabato pomeriggio con le mie due lei, la mia ragazza e la mia reflex, l’idea era quella di passare a vedere i piccoli di germano reale che si trovavano ad AlbaAdriatica nel fiume Vibrata e fare un salto nel porto di Martinsicuro; mi aspettavo di vedere due Fratini in quel piccolo porto però non c’era niente, giriamo avanti ed indietro, la mia reflex era armata del solo 400mm fisso con il moltiplicatore di focale 1,4 da aggiungere in caso di necessità, la mia ragazza penso si sia armata della solita pazienza nello starmi dietro quando ad un tratto vediamo un gruppo di Mignattini Piombati che prende il sole sugli scogli. Si avvicinano, arrivano vicinissime a noi, non sembrano spaventate dalla nostra presenza, erano così vicine che quando mi passavano davanti non riuscivo a metterle a fuoco per via della distanza minima del 400mm f/5.6. Il moltiplicatore viene subito sganciato perché assolutamente inutile e l’idea di non dover mai lasciare a casa il 70-200mm si fa forte in me, la reflex fa comunque fatica ad agganciarle, sono animali esili, veloci, rapidissimi, si tuffano in acqua volteggiando, eseguono avvitamenti, impossibile non stupirsi e non rimanere incantati dallo spettacolo che avevamo davanti; il mignattino non è molto grande come uccello, è lunga meno di 40 centimetri ma quello che riusciva a fare con la sua grande apertura alare era stupefacente e il fatto che possa superare gli 80 centimetri .
Nel momento in cui si stavano per tuffare cominciavano a rallentare, poi con un colpo d’ala cominciavano un avvitamento, devo dire che come efficacia il tuffo del mignattino non si presenta come quello del Martin Pescatore, il quale per via dei suoi particolari occhi riesce a vedere in maniera distinta i pesci anche in acque profonde e a tuffarsi a colpo sicuro, ma di sicuro le sterne sono spettacolari, perfino più spettacolari del Martin Pescatore, cercavano di pescare dove l’acqua era bassa, vicino alla riva, vicino a noi esseri umani, non si curavano affatto della nostra presenza e noi due siamo rimasti meravigliati dinanzi a tutto ciò!!! Cosa dire se non che faccio bene a portare sempre la reflex con me e che la mia ragazza fa bene a starmi dietro !!!
Dal punto di vista fotografico invece devo dire che per riprendere questi uccelli cosi veloci e rapidi sarebbe meglio uno zoom, non avessi portato a casa nessuno scatto buono sarebbe stato un boccone amaro da digerire; con uno zoom si può agganciare il soggetto da lontano e man mano che questo si avvicina ridurre i millimetri e scattare, con il fisso è stata dura, la sua distanza minima di messa a fuoco di soli 3,5 metri non ha aiutato ma incredibile la sua nitidezza già a tutta apertura. Questo mi ha permesso di scattare in priorità dei tempi con Iso auto e tempi velocissimi, minimo 1/1600 di secondo, ma se doveste trovarvi davanti a questi esseri e le condizioni di luce ve lo permettessero vi consiglio di arrivare a 1/2000 di secondo; in questa situazione ho visto davvero i limiti della mia macchina, l’aggancio del soggetto era difficoltoso, con tutti i punti della messa a fuoco attivi non ho avuto “nessun” risultato, e alla fine ho utilizzato solo il punto centrale a croce per riuscire a scattare. Se volete tuffarvi nel mondo della caccia fotografica non pensateci due volte, acquistate fin da subito una Canon 7D invece, per quel che mi riguarda, felice di aver saputo tirare fuori la foto che vedete sotto !!!
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Sei statombravissimo!!