Oggi non vi parlo di uno, bensì di due borghi: il primo, Navelli, è inserito tra i più bei borghi d’Italia, l’altro, Capestrano, ha comunque a che vedere con Navelli dato che fa parte della “Comunità montana Campo Imperatore – Piana di Navelli”, ed è vicino a Navelli stessa, la quale è famosa in Abruzzo e nel mondo per la sua pianura che produce tanto buon zafferano. Lasciatemelo dire francamente: se vi trovate da queste parte visitate insieme i due borghi, Navelli è si bella ma non in maniera tale che valga la pena accendere l’auto solo per andare solo lì; camminare nella parte vecchia della città trasmette un senso di desolazione che fino ad ora non avevo percepito altrove mentre sotto la collina la parte moderna è abbastanza abitata.
Pittura appesa ad una parete
Soliti scorci tipici dei borghi . . .
. . .e ancora scorci desolati . . .
che non finiscono . . .
….non ancora . . .
ma adesso la cosa si fa interessante
Non so se ve ne siete resi conto ma l’inizio del mio viaggio non è stato entusiasmante (fotograficamente parlando), se dovessi associare a Navelli un’immagine uscita fuori dalla mia reflex ce ne sarebbe solo una, che però mi piace molto; è una di quelle foto che se siete fotografi, anche solo amatoriali come me del resto, non sapete come elaborare ben benino, la ritocchi un giorno per poi tornare indietro e modificarla un altro po’, per poi riprenderla e dargli un altro tono: vi parlo dell’immagine sotto .
Mi è rimasta impressa questa immagine, di 5 croci solo una aveva la luce frontale: chiudere le ombre per enfatizzare l’effetto o lasciare tutti i dettagli visibili ??
Un vecchio pozzo . . . . .
Ok l’avete capito insomma, uscito da Navelli mi son detto: “Ma in base a quali criteri scelgono i borghi più belli d’Italia??”; avrà pure la sua storia e tradizione ma francamente, se lungo la strada del ritorno non avessi incontrato il campanile di Capestrano che sembrava dirmi da lontano “vieni qui”, me ne sarei andato con l’amaro in bocca e invece con la visita Capestrano il viaggio ha assunto un senso .
Questo campanile ha attirato la mia attenzione , una volta superatolo, alla sua destra . . . .
. . ti ritrovi nel centro della città e sul fondo . . il Castello Piccolomini, che al suo interno . . .
. . . a parte il solito pozzo . . .
. . . sa come stupire il visitatore.
Una visuale da sopra il castello !!
All’ingresso del castello, ora divenuto sede del municipio (all’interno quel giorno c’era un matrimonio).
Il cortile !!!
La città era viva, c’era gente, c’erano bar, niente desolazione e tanti spunti fotografici che forse il mio occhio a Navelli non ha saputo cogliere, però se lo scopo di questo blog è raccontare i miei viaggi con una (ma anche 2 ) reflex al seguito e raccontare il mio punto di vista che è quello di un fotoamatore appassionato, be . . . fotograficamente parlando, grazie a Capestrano tutto cominciò ad avere un senso e non fu uno spreco di benzina.
Navelli secondo me merita molto, anche da sola….Certo che abbinata a Capestrano costituisce una visita più appagante…..ma per me Navelli è una perla!