Un panorama visibile nella parte bassa di Pacentro
Nuovo viaggio fotografico in un altro bel borgo abruzzese, questa volta è il turno di Pacentro, comune di 1250 abitanti in provincia dell’Aquila che fa parte dei borghi più belli di’Italia.
Il borgo è molto ben curato anche se ho trovato macchine parcheggiate dove non dovrebbero e disturbavano molte belle inquadrature ; per il resto si passeggia e si osservano tanti bei particolari e dettagli interessanti .
Tipica strada dei borghi, questa porta verso il castello, scatto in HDR
L’attrezzatura fotografica usata per questa gita è stata la Canon 600D con il 70-200 f/4 IS L e la 6D con il 17-40 f/4 L che qui ha trovato il suo primo e valido utilizzo in quanto impostandolo a 17 mm di focale si ha davanti un angolo di campo inquadrato di 103°. Si tratta di un’ottica che, seppur appartenente alla serie L, ovvero Luxury, cioè ottiche destinate ad uso professionale, ha i suoi difetti specialmente su una macchina a formato pieno come la 6D in quanto il sensore di dimensioni maggiori rispetto alla 600D (che ha un sensore ridotto ovvero APS-C) va a sfruttare anche la parte peggiore della lente, ovvero il bordo; infatti qui se non si chiude il diaframma non è difficile notare aberrazioni cromatiche, calo di nitidezza e vignettatura a 17 mm, nulla che non si possa risolvere già in camera attivando l’apposita funzione di correzione delle lenti o in post-produzione (nitidezza a parte ovviamente). Ma il 17-40 f/4 L non ha solo difetti perché altrimenti non sarebbe una lente professionale: basti dire che avevo il polarizzatore nella borsa e non l’ho usato mai!!! L’obbiettivo infatti restituisce dei colori e un contrasto tali che per avere un bel cielo azzurro e una bella vegetazione non avrete bisogno né di polarizzatore né di aumentare se non di poco (a seconda dei gusti) la vividezza in post-produzione. Infine vi do una dritta qualora vogliate spendere dei soldi per acquistare quest’ottica: piatto è meglio!!!
L’imponente Canon 17-40 f/4 : negli anni ha subito delle revisioni, riconoscete l’ultima dal selettore AF “piatto”, un utile informazione se nel caso vogliate dare un occhiata nel mercato dell’usato.
Tornando al viaggio, ho conosciuto uno scultore che lavora la pietra, Ferdinando De Angelis, il quale non appena mi ha visto puntare con la reflex una sua scultura esposta all’esterno, non ha esitato nel farmi entrare nella sua bottega e qui ho colto l’occasione di fare due scatti alle sue opere artigianali.
Salutato il simpatico scultore una visita al castello Castello Caldora era praticamente obbligatoria.
Un ottimo stellato da parte del Canon 17-40 f/4 L , come resistenza al flare però il mio vecchio Tamron 17-50 f/2.8 aveva qualcosa in più.
Questa in foto è la torre nord-est, la più antica in Abruzzo, costruita tra XI e XIII secolo
L’interno del Castello
Il Castello è uno dei più celebri d’Abruzzo ma si trova in fase di ristrutturazione quindi non è stato possibile visitarlo in lungo e in largo.
Concludo qui l’articolo e vi lascio ad altre foto con una piccola curiosità se non lo sapevate già: la cantante americana Madonna ha i nonni originari di Pacentro che emigrarono negli Stati Uniti nel 1919.
Il monumento ai caduti
Dettagli del campanile della chiesa: da notare gli altoparlanti che hanno sostituito la campana
Un altro dettaglio all’interno del castello
Alla prossima e buona luce!!!