Vi siete mai chiesti a cosa può essere utile un GPS integrato in una macchinetta fotografica???
Penso che la prima cosa a cui pensiate sia: “per vedere dove avevamo scattato una determinata foto”; è il primo pensiero che ho avuto anche io quando hanno cominciato a mettere di serie questo modulo sulle varie compatte e in parte mi chiedevo il perché, voglio dire se io oggi parto e vado a Roma so che sto a Roma e quando torno a casa creo una cartella, la chiamo Roma e finisce lì, quando la apro so dove sono state fatte. Poi è arrivata in casa Canon la 6D, una reflex con sensore a pieno formato con questa funzione integrata nel corpo macchina, poi è successo che l’ho acquistata ma tenendo sempre spento il GPS perché non ne capivo il motivo e l’utilità, so da dove viene ogni singola foto pubblicata su questo blog . . . finché discutendo con la mia ragazza di quali eremi sparsi sulle nostre montagne abruzzesi avevamo visitato, ci siamo accorti che non ne ricordavamo i nomi e il motivo principale di questa dimenticanza è il fatto che non si trattava dell’attrazione principale della nostra escursione: vi capita mai di andare a visitare un determinato luogo e poi sulla strada del ritorno vedere un cartello di colore marrone di quelli che indicano luoghi di interesse turistico come può essere per l’appunto un eremo o un’abbazia??
Bene, non so a voi ma a me è capitato e questa volta il GPS l’ho acceso e, una volta tornato a casa, anche il sottoscritto, che non bada molto ai nomi ma solo a scattare come un dannato, si ricorda finalmente dove si trovava!!!
La foto soprastante è la schermata del Map utility della Canon, software fornito insieme alla macchina fotografica; come potete vedere sono indicati i punti in cui sono state scattate le foto e si può vedere anche il percorso fatto facendo riferimento all’orario dello stesso.
Bene, ora che vi ho fatto vedere a cosa serve il GPS vi faccio vedere cosa ho trovato sulla via di ritorno da Pacentro: la Badia Morronese!!!
Ecco cosa ci si trova davanti superato l’enorme portale di ingresso
Un cortile, sopra spunta il monte Morrone.
Un dipinto che si trova sopra l’ingresso principale
Quei buchi che vedete nell’edificio sono infiltrazioni di cemento per consolidare l’abbazia, il terremoto dell’Aquila non ha risparmiato neanche questo edificio
Vedete quel piccolo edificio a sinistra sulla montagna? Quello è l’eremo in cui viveva Pietro Angeleri, poi noto come papa Celestino V, che ha creato molti eremi in Abruzzo e fondato questa abbazia.
La badia è stata usata anche come carcere: i dormitori dei frati sono divenuti celle per detenuti
Un dettaglio dell’immenso salone est
Per ridurre al minimo il consumo della batteria della Canon 6D con GPS attivo sarebbe buona norma far aggiornare i dati GPS non molto frequentemente, io l’ho impostata su 5 minuti, molto durevole per i miei scatti che faccio nell’arco di una gita in giornata!!
Finisce qui l’articolo, spero che vi sia piaciuto e che vi abbia tolto qualche dubbio se ne avevate sulla funzione del GPS, vedo che quando scrivo “Canon 6D” tra le keywords i miei articoli sono molto letti, forse ho trovato il modo di far visitare l’Abruzzo!!!!