Bentornati nelle mie avventure fotografiche, oggi sebbene il titolo possa farvi pensare chissà che cosa non vi parlo della scoperta dell’acqua calda, ma di una tecnica ben conosciuta anche ai tempi della pellicola: parliamo della fotografia ad infrarossi .
Come molti di voi sanno, l’occhio umano non riesce a catturare tutto lo spettro di luce esistente: quello che l’occhio umano vede è chiamato spettro visibile ; in fotografia, già dai tempi delle pellicole, si è capito che catturare la luce infrarossa ed escludere lo spettro visibile poteva dare effetti interessanti. Questo era possibile con apposite pellicole e nei vecchi obbiettivi, se non ve lo siete mai chiesto, quella tacchetta rossa sulla ghiera di messa a fuoco stava proprio a significare dove mettere a fuoco nel caso si utilizzassero le pellicole IR dato che con la luce infrarossa, rispetto a quella tradizionale, anche la messa a fuoco cambia.
Ora noi viviamo con il digitale e il sensore digitale può far entrare tutto, sia i raggi UV che i raggi IR; se non li cattura è perché il sensore e anche i vetri trattati chimicamente li bloccano. Quello che adesso ci interessa è come far entrare quindi la luce infrarossa dentro la nostra reflex, le opzioni sono due:
– Filtro posto davanti all’obbiettivo ( consigliato l’Hoya r72)
– Modifica permanente della reflex al fine di rimuovere il filtro passo basso (o antialiasing) posto davanti al sensore e sostituirlo con uno che blocca la luce visibile e lascia passare l’infrarosso
Pro e contro del primo suggerimento.
Contro:
-Fotograferete sempre con l’ausilio del treppiede
– Avrete la necessità di mettere a fuoco sempre prima di montare il filtro perché questo è molto scuro e blocca l’autofocus
-Rischio di micromosso
-Non tutti gli obbiettivi si prestano bene a tener avanti un filtro Ir, alcuni creano un hotspot
Pro:
-La macchina non subisce modifiche irreversibili
-Potrete montare diversi filtri che tagliano la lunghezza d’onda dove volete voi rispetto ad uno interno che quindi non può essere cambiato
Pro e contro del secondo suggerimento.
Contro:
-La macchina potrà fotografare sempre e solo in infrarosso
-Sistema di pulizia del sensore non più funzionante
-Se non siete esperti dovreste farvela modificare da un laboratorio e i costi potrebbero addirittura raddoppiare rispetto all’acquisto di un filtro
Pro:
-Potrete scattare a mano libera
-Potrete “congelare” un movimento
-Il fatto che non ci sia un filtro davanti all’obbiettivo che crea una sorta di fessura aria/vetro non degrada le immagini
-Autofocus sempre funzionante e veloce
Quelle descritte sopra sono cose che chi conosce bene la fotografia sa già e per chi volesse approfondire ulteriormente lo farò nell’ultima parte dell’articolo, ora facciamo parlare le foto, dicendo per prima cosa che, a prescindere da quale metodo utilizzerete, quello che vedrete uscire dalla macchina sarà “Rosso” e questo rosso dovrà essere tolto in fase di post produzione oppure già in macchina se volete, scattando una foto con bilanciamento del bianco su fluerescente (comunque sempre consigliato) e dopo impostarla come bilanciamento del bianco personalizzato. Ecco un po’ di esempi:
Calanchi di Mosciano Sant’Angelo in una normale foto a colori eseguita con una Canon 70D
Sempre i calanchi di Mosciano ripresi con una Canon 600D con modifica IR con bilanciamento del bianco su luce fluorescente
Foto dei calanchi dove in fase di post produzione è stato rimosso il rosso (non del tutto in verità) agendo sulla temperatura della luce e sulla tinta
Foto come la precedente con inversione dei canali del rosso e blu, si invertono i colori tramite software di fotoritocco (Gimp – Photoshop) per avere il cielo blu
La fotografia infrarossa è interessante perché rende bianco il fogliame verde degli alberi, a volte bianco come neve; più luce c’è e più quest’effetto sarà intenso perché la fotosintesi clorofilliana è responsabile della riflessione dei raggi IR nella vegetazione. Si potrebbe quindi aggiungere che se nella fotografia tradizionale si predilige l’alba o il tramonto per immortalare i paesaggi, in quella infrarossa invece è gradito il sole a picco!!!
Scalinate tra Giulianova Alta e Giulianova Lido , dove il sole è diretto sul fogliame, che appare bianco
Completamente bianco il fogliame di questi pini che circondano una vecchia chiesetta, l’infrarosso ha trovato la sua massima espressione proprio nei paesaggi verdi
Le foto che avete visto sopra sono solo degli esempi con un’elaborazione semplice; le foto ben si prestano ad essere elaborate, l’importante è scattare in RAW e tendere a sovraesporre altrimenti potrebbero comparire degli artefatti in fase di sviluppo, come nella foto sotto che è stata convertita in bianco e nero per far sembrare la grana generata da un elevato aumento dell’esposizione in fase di sviluppo come grana di una pellicola fotografica ;
Un enorme albero a Mosciano, da 31 anni lo vedo sporgere dalla finestra di casa
Ecco invece quella che considero una foto perfettamente elaborata, cliccate per ingrandire.
Questa foto è stata creata togliendo tutto il rosso con il bilanciamento del bianco, aumentando il contrasto e la chiarezza, abbassando le luci, creando un livello in bianco e nero, per poi abbassare l’opacità di questo al 25 % agendo sul bilanciamento colore per i mezzitoni e per le luci; la foto è stata molto apprezzata.
L’articolo finisce qui, ora vi lascio un po’ di link utili per chi volesse approfondire la tecnica; per prima cosa se volete far modificare una vecchia reflex e non sapete dove poterlo fare io vi consiglio questo laboratorio dove professionalità e competenza sono di casa, mentre se volete sperimentare la fotografia con i filtri, su ebay ci sono in vendita vari filtri, basta scrivere Ir filter e scegliere quello con la filettatura ideale per il vostro obbiettivo e la lunghezza dello spettro dove si vuole tagliare la luce; ricordate però che se tagliate lo spettro fino a 800nm (nm=nanometro) farete solo del bianco e nero, il migliore filtro esterno per me è l’Hoya R72 ma costa caro se avete bisogno di una filettatura molto ampia. Per sapere quali obbiettivi si prestano bene all’aggiunta di un filtro Ir cliccate su questo link dove troverete una lista.
Ps. Se vi state chiedendo cosa succede se si fotografa una persona eccomi ritratto dalla mia ragazza:
Ho messo gli occhiali da riposo per non apparire un alieno: i raggi infrarossi tendono a passare un p0′ sotto i primi strati di pelle quindi le imperfezioni come rughe non sono visibili e la pelle risulta liscia e levigata.