Tra i canneti nel mese di Febbraio

Vi siete mai trovati a passeggiare lungo un corso d’acqua vicino a dei canneti nei mesi freddi?? Avete mai visto i canneti muoversi anche senza vento??? Tranquilli non sto cercando di spaventarvi, si tratta dell’appuntamento di febbraio con la natura che ci circonda. Infatti anche in questi mesi freddi è possibile osservare alcune specie di uccelli nelle nostre zone umide, quindi foci dei fiumi o laghetti in zone paludose; in particolare vi parlo di due piccoli uccellini che non stanno mai fermi tra i canneti, sono molto diversi tra loro, in comune hanno solo il fatto che sono veramente frenetici: si tratta del Migliarino di palude e del Pendolino. Il Migliarino di palude fa parte della famiglia degli “Emberizidae”, detto in parole povere “Zigoli”, uccelli dal robusto becco di forma triangolare con tipici disegni e colori nel piumaggio, che si nutrono di semi (in verità, se gli capita, il Migliarino non disdegna neanche qualche ragnetto): andiamo ad osservare. _MG_1006 Migliarino di Palude femmina   _MG_1353 Migliarino di Palude Maschio _MG_1074 Femmina con seme in bocca L’altro esserino che popola le zone umide in questo periodo è come abbiamo detto il Pendolino, lui si nutre di piccoli insetti ma se necessario fa delle eccezioni e si accontenta anche di semi; la mia ragazza lo chiama “Zorro”  per via della sua mascherina nera che, come vedremo, è un po’ più stretta nella femmina e molto ampia nel maschio: ecco a voi il “Remiz pendulinus”. _MG_1170 Femmina di Pendolino, si riconosce anche dal suo dorso bruno, il maschio è di un color ruggine intenso _MG_1340 Maschio di Pendolino, non c’è dubbio, mascherina ampia e dorso color ruggine Non sono un ornitologo ma per mia esperienza sembrano specie molto gregarie fra loro, mi capita spesso di vederne uno emettere un richiamo e altri arrivare a saltellare nei canneti; delle due specie qui elencate quella che più fa dannare l’anima ad un fotografo è senz’altro il Pendolino: velocissimo, frenetico, avere una sua foto pulita senza mosso o micromosso è davvero difficile, ma anche appagante quando si riesce a fotografarlo degnamente. Infatti se c’è una foto che non ho messo qui è la migliore di tutta la serie e si trova nella mia gallery su Juza Forum QUI

Concludo dicendo come è andata a finire con il precedente articolo dove dicevo di non voler mollare la Strolaga Minore….è finita così.

Alla prossima avventura!!!

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