Bentornati viaggiatori, oggi si torna a visitare un eremo, quello di San Bartolomeo in Legio che si trova vicinissimo ad un altro eremo importante, quello di Santo Spirito alla Majella, ma mentre quello di Santo Spirito ad aprile è chiuso, questo non lo è, e sebbene l’edificio sia piccolino e meno suggestivo del suo “fratello maggiore”, ha dalla sua parte che per raggiungerlo non basta parcheggiarvi l’auto davanti ma bisogna fare una piccola e piacevole escursione immersi in un paesaggio bellissimo. L’eremo si trova a Roccamorice in provincia di Pescara, pare sia stato costruito nel XI secolo e per un po’, come in molti altri eremi della zona, vi ha soggiornato Pietro da Morrone, che ha provveduto ad una restaurazione intorno al 1200.
Si inizia da qui, poi comincia l’epopea delle croci sulle montagne che l’anno scorso ha fatto dire basta a Reinhold Messner
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Ed eccoci arrivati all’eremo
Nelle parte sottostante l’eremo c’è un torrente che in estate solitamente è in secca; se scendete in estate badate bene di avere un repellete per le zanzare!
Si può scendere sotto sia dalla parte posteriore dell’eremo..
…sia per mezzo delle ben più comode scalette nella parte anteriore.
L’interno dell’eremo è davvero minuscolo, non starò qui a proporvi la foto in quanto era pieno di turisti quel giorno, turisti che, se presenti in foto, hanno il viso sfocato per motivi di privacy.
Giusto un esempio di quello che io chiamo coraggio !!!
Ho poco altro da aggiungere, quando mi sono recato all’eremo era una giornata uggiosa e non sono potuto scendere al torrente per fare foto in quanto stava arrivando la pioggia, perciò vi lascio con le foto del paesaggio che vedrete se farete visita all’eremo e vi do appuntamento al prossimo episodio dei miei racconti di viaggio.
Quella sopra per me è la foto più bella della serie, con i fiori gialli delle ginestre in primo piano e lontano, sul sentiero, Francesca con la sua borsa gialla che richiama il colore delle ginestre.
Splendido, visitato l’estate scorsa…..