Oggi vi parlo di un grazioso uccellino che incontro tutte le estati mentre salgo a Campo Imperatore; sarà capitato anche a molti di voi di andare in montagna con l’auto, e mentre vi avvicinate intorno ai 1.500 / 2000 metri di altitudine, cominciare a vedere dei graziosi uccellini con la mascherina in volto e il dorso rossiccio starsene appollaiati sulla cima di un ramo. Ebbene, se la riposta è affermativa, molto probabilmente avete visto delle Averle piccole.
Averla piccola maschio
Averla piccola femmina
Esemplare giovane
Questo simpatico uccellino, lungo poco meno di 20 cm, è noto per essere un predatore, infatti sta sopra alle cime degli arbusti come una poiana sta sopra alla cima di un ramo, per lo stesso motivo, la caccia. Si nutre di insetti, lucertole, piccoli anfibi e piccoli uccelli, e poco importa se non ha artigli come i rapaci, lui per prede di una certa dimensione ha escogitato un metodo tutto suo di dare il colpo di grazia alla preda per poi poterla mangiare tranquillamente: le impala su delle spine o magari anche del filo spinato, (l’evoluzione ha fatto sì che dove non si arrivi con la forza ci si arrivi con l’astuzia), e questa sua caratteristica ha permesso all’Averla di poter cacciare prede anche piuttosto grosse; non dovrebbe quindi stupire il suo nome scientifico,”Lanius collurio”, dove quel Lanius, tradotto dal latino, significa “macellaio”.
Eccolo su in cima il maschietto
L’Averla piccola, dunque, è un uccellino bello e affascinante, che necessita di arbusti per vivere: sulle cime di questi caccia, lì dentro crea il suo nido e se la pianta è dotata di spine fa lì anche i suoi barbecue con spiedini. Purtroppo l’agricoltura intensiva lo sta mettendo in seria difficoltà, in Inghilterra è ormai estinto, qui in Italia e specialmente in Abruzzo grazie ai numerosi parchi la situazione è decisamente migliore. Si tratta di un uccello migratore che sverna in Africa e se quando torna non trova i suoi cespugli si trova in seria difficoltà; non mi stupisce che si vedano facilmente sui cespugli ai bordi delle strade di montagna: a bordo strada non ci sono pascoli o coltivazioni e a nessun contadino o allevatore è mai saltato in mente di tagliare gli arbusti lì presenti.
Insomma, abbiamo a che fare con un bel “killer predatore macellaio” in difficoltà esistenziale.
Qui sopra sembra proprio carino e minaccioso allo stesso tempo!!!
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