Nella vita ci sono momenti no, quelli in cui tutto sembra andare per il verso storto e ci si sente pessimisti, ci sono momenti “Yeah” dove tutto sembra andare invece per il verso giusto e si guarda avanti con ottimismo, poi ci sono le famose “Botte di Culo” e come in questo caso, quando ne sono due in poco tempo, quelle che io chiamo “Botte di Culo Ancestrali”
Quando il mio amico Silvio mi chiama e mi dice “Vincè c’è un cigno al Vibrata”, la prima cosa che mi viene in mente è la possibilità che sia un cigno reale, cosa strana ma di questi tempo non si sa mai, e invece si tratta di un cigno selvatico, cosa ancora più strana. Tuttavia, dato che non molto lontano da lì c’è un Giardino botanico/Oasi naturalistica con un laghetto che ospita alcune anatre e cigni, ho pensato subito che fosse scappato da lì, cerco il numero di telefono su internet, chiamo e ricevo la conferma che il proprietario non ha fatto in tempo a spuntare le ali al cigno prima che quello scappasse; dice che proverà a riprenderlo il giorno dopo e penso ci sia riuscito perché il giorno dopo vado a portargli del cibo e non lo trovo più. Penso abbiano usato qualche rete, aveva una distanza di fuga di 5 metri circa, chi lo ha visto volare dice che lo ha fatto solo in presenza di rumori forti emessi dai lavori che stanno facendo sul ponte ciclopedonale.
Bello eh ??
Penso che la foce con la sua conformazione a cerchio per lui sia come un laghetto
Non vedevo che tirava su da mangiare quando tirava fuori il becco dall’acqua, ecco perché ho chiamato il proprietario dell’oasi e volevo portargli da magiare
Ma quando ti ricapita ??? Non sono andato in Islanda e neanche ho pagato uno biglietto che mi ritrovo un cigno selvatico in un’ambientazione inusuale e bella
Tenerissimo
Alla fine c’è chi perde un cigno e chi perde le chiavi della macchina….ma questa è un’altra storia
Bene, come spiegato in precedenza, non basta un solo evento fortunato, in fotografia ci vogliono due eventi fortunati in poco tempo per creare una “Botta di Culo Ancestrale”
Era un sabato mattina, io e il mio amico Silvio decidiamo di darci appuntamento per cercare di fotografare i Ciuffolotti nel parco Nazionale del Gran Sasso, impresa poi non riuscita, però, quando mi incontro con Silvio e scarico la mia attrezzatura per caricarla nella sua auto, lui mi fa notare che non ho preso il treppiede; ovvio, l’ho lasciato a casa, quindi riprendo l’auto, vado a casa, prendo il treppiede, quando ad un certo punto sul ciglio della strada vedo muoversi quello che lì per lì mi sembra un fagiano, proseguo finché nella mia mente non sorge un dubbio: ” Ma da quando i fagiani sono senza coda???!!!” ……..Rigiro di nuovo e cosa vedo …………
Pernice Rossa, foto fatta dall’auto
Prima di scendere dall’auto ho chiamato Silvio cosicché anche lui possa fotografarla; gli scatti successivi sono allo scoperto, sembra che la sua tendenza sia quella di acquattarsi a terra anziché scappare di fretta.
Neanche questa specie di uccello dovrebbe trovarsi qui ma in Spagna, Francia o al massimo in Valle d’Aosta; parlandone con un inanellatore l’ipotesi più accreditata è che sia stata introdotta in Italia illegalmente a scopo venatorio; resta comunque un bell’animale!